Il Coronavirus sta mettendo a dura prova l’Italia e gli italiani, in tutti i settori, compreso quello calcistico, che deve adeguarsi per vincere la partita più difficile. Anche il calcio infatti si è fermato per contenere il diffondersi del contagio: si tratta di un dovere morale, oltre che di un obbligo imposto dal DPCM varato in data 9 marzo.
In questa ‘guerra invisibile’ che il Paese sta affrontando ci sono tre scelte cruciali a cui il calcio è chiamato, e che possono trasformarsi, se ben gestite, in altrettante opportunità, con effetti culturali, organizzativi e psicologici nel breve, medio e lungo termine. La mia analisi fra allenamenti in remoto, gestione dello stress e ottimizzazione dei costi, ripresa anche da CalcioMagazine.