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“Come funziona il percorso di neuropotenziamento

con il metodo Rusciano Neuroplus”

FASE 1: Assessment  

Nella prima fase di assessment, viene effettuato un check up accurato dell’atleta o della squadra per valutare lo stato di salute cognitiva e identificare le aree su cui agire il neuropotenziamento. 

Il check up viene effettuato con l’uso di neurotecnologie, device indossabli che consentono di misurare l’efficenza “cerebrale” secondo markers specifici. 

Attraverso una valutazione con tecniche elettrofisiologiche, si analizzano i parametri  elettroencefalografici (EEG), di prestazioni neurocognitive (tempi di reazione), di risposta stressogena (EDA), respiratori, cardiaci (HR), muscolari (EMG), di temperatura corporea e vasodilatatori in varie condizioni, mettendo in luce le aree su cui agire con il neuropotenziamento. 

Parallelamente avviene un’analisi psicologica dei costrutti personali della persona, ossia come la persona si rappresenta e dà senso alle scelte, relazioni e al mondo che lo circonda.

Le metriche neurofisiologiche – sport brain analytics – permettono di misurare a partire da segnali cerebrali, cognitivi e fisiologici i processi che avvengono, nel calciatore o nella squadra a livello inconscio, identificando con l’intelligenza artificiale, il potenziale non ancora espresso a cui non è possibile accedere utilizzando i metodi di verifica tradizionali basati sull’analisi statistica delle prestazioni del calciatore, colloqui verbali o questionari.

FASE 2: Programma di intervento con tecniche di Neuropotenziamento validate, non invasive e non farmacologiche

L’intervento di Neuropotenziamento viene effettuato con neuro-tecnologie e ha la finalità di accrescere la capacità di concentrazione in situazioni di forte stress, recupero e prevenzione infortuni. Ciò avviene attraverso il potenziamento, la stimolazione e attivazione di circuiti specifici quali il network prefrontale e capacità di autoregolazione cardio-respiratoria.

L’intervento con metodica Rusciano Neuroplus, è intensivo e può richiedere in genere da 5 a 20 sessioni intensive, a seconda degli obiettivi e del programma di neuropotenziamento concordato con l’atleta e-o il team e in relazione alla risposta della persona al trattamento. 

Dal 2020 gli interventi di check up e di training possono anche essere effettuati anche a distanza co test ed esercizi che arrivano direttamente su PC, Smarthpone, Tablet.

Quali tecniche elettrofisiologiche
utilizza la metodica Rusciano Neuroplus®?

  • Elettroencefalogramma (EEG) & Potenziali evocati (ERP): per monitorare l’attività mentale, il carico mentale, la capacità di attenzione, focalizzazione, recupero, intuizione, problem solving, memoria e processi sensoriali.  
  • Elettrocardiogramma per misurare  HR & HRV: quantifica il carico cardiaco, il recupero, il coinvolgimento psicofisico.
  • Attività elettrodermica (EDA): misura il livello di stress e le risposte di stress/recupero.

  • Elettromiografia: quantifica il tono e attività muscolare in segmenti muscolari specifici. 

  • Termistore e fotopletismografo: Misura la temperatura (Temp) e BVP, valuta il flusso di vasodilatazione e vasocostrizione.

  • Capnogrfia: misura la respirazione in condizioni di carico, scarico, sonno attivazione e recupero.

  • Neurofeedback: tecnica che consente di insegnare al soggetto come modulare la propria attività cognitiva, osservando la rappresentazione di quest’ultima in tempo reale. 
  • Biofeedback: tecnica analoga al neurofeedback con cui è possibile imparare a modulare i livelli fisiologici di cui solitamente non percepiamo l’alterazione, sottostanti alla reattività cardiaca, controllo conicità muscolare, respirazione e risposta stressogena. 
  • TDCS: (stimolazione transcranica a corrente diretta continua), nata in Italia e oggi usata in tutto il mondo, è una tecnica di facile applicazione con cui è possibile stimolare diverse parti del cervello in modo non invasivo, efficace, indolore e senza effetti collaterali significativi. Questa tecnica, attraverso il flusso di corrente da un elettrodo all’altro, modifica i potenziali di membrana dei neuroni permettendo di modulare l’eccitabilità della corteccia cerebrale e quindi l’attività neuronale del cervello, aumentando o diminuendo la funzionalità dell’area stimolata (producendo effetti a livello cognitivo e comportamentale) per un tempo che permane oltre la durata della stimolazione.
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“Il Metodo Aiace Rusciano si basa su un Database e Intelligenza Artificiale con Algoritmi Sport Brain Analytics per la valutazione del potenziale, del carico mentale in tempo reale e la profilazione dell’atleta.”

Quali funzioni vengono stimolate e potenziate? 

Cognizione

La corteccia prefrontale che ha connessioni reciproche con tutti i sistemi sensoriali e motori, sia corticali che sottocorticali. Le funzioni esecutive sono legate all’apprendimento di nuove esperienze, alla pianificazione, controllo, al decision making, all’apprendimento di nuovi comportamenti, azioni dirette ad uno scopo. La corteccia dorsolaterale comprende le porzioni laterali dell’emisfero da cui dipende il comportamento strategico, la pianificazione, l’astrazione, la flessibilità cognitiva, e il working memory.

La corteccia ventromediale prefrontale, come evidenziato in numerosi studi di neuroimmagine, si attiverebbe quando l’individuo deve operare una decisione in mancanza di molte informazioni esterne, quindi deve prendere decisioni basandosi maggiormente sulla sensazione più che sulle conseguenze logiche. 

Si ritiene rappresenti la sede, nel processo decisionale, di integrazione delle esperienze interne e quelle esterne, permette di compiere una valutazione sociale istantanea che consente di agire in base alle circostanze.

Risposta di stress e capacità di regolazione del sistema nervoso autonomo

Il sistema nervoso autonomo (SNA), conosciuto anche come sistema nervoso vegetativo, è responsabile delle funzioni degli organi che sono al di fuori del controllo volontario   (come cuore, stomaco e intestino) e di alcuni muscoli.  Da studi scientifici autorevoli e solidi, emerge che stati patologici di stress, insonnia, depressione, attacchi di panico, infiammazione e cali di prestazione cognitiva sono correlati a disfunzioni del sistema nervoso autonomo.

Da studi di brain imaging e dalla ricerca del dott. Rusciano e colleghi, il neurpotenziamento aumenta la capacità auto-regolare l’attività carsica e respiratoria, aumenta la  flessibilità del sistema nervoso autonomo,  potenziando la gestione dello stress, autocontrollo e recupero psicofisico. 

Migliora la consapevolezza e comprensione dei propri processi psicologici ed esperienze, integrandole al potenziamento cognitivo stimolato. 

La persona, nelle fasi del percorso, procede con un’analisi dell’esperienza in modo da essere più consapevole  di una serie di significati psicologici che utilizza per interpretare gli eventi. Questo procedimento si basa sull’analisi psicologica dell’esperienza soggettiva e osservazione di sé e degli altri.