Nella prima fase di assessment, viene effettuato un check up accurato dell’atleta o della squadra per valutare lo stato di salute cognitiva e identificare le aree su cui agire il neuropotenziamento.
Il check up viene effettuato con l’uso di neurotecnologie, device indossabli che consentono di misurare l’efficenza “cerebrale” secondo markers specifici.
Attraverso una valutazione con tecniche elettrofisiologiche, si analizzano i parametri elettroencefalografici (EEG), di prestazioni neurocognitive (tempi di reazione), di risposta stressogena (EDA), respiratori, cardiaci (HR), muscolari (EMG), di temperatura corporea e vasodilatatori in varie condizioni, mettendo in luce le aree su cui agire con il neuropotenziamento.
Parallelamente avviene un’analisi psicologica dei costrutti personali della persona, ossia come la persona si rappresenta e dà senso alle scelte, relazioni e al mondo che lo circonda.
Le metriche neurofisiologiche – sport brain analytics – permettono di misurare a partire da segnali cerebrali, cognitivi e fisiologici i processi che avvengono, nel calciatore o nella squadra a livello inconscio, identificando con l’intelligenza artificiale, il potenziale non ancora espresso a cui non è possibile accedere utilizzando i metodi di verifica tradizionali basati sull’analisi statistica delle prestazioni del calciatore, colloqui verbali o questionari.